mercoledì 26 gennaio 2011

Donne, donne, donne


Esco dall'ufficio di corsa, maledetta giacca-e-cravatta, per mezz'ora di riunione col fornitore mi è toccato passare tutta la giornata col vestito da pinguino... entro in tangenziale: traffico e nebbia! Adesso quando arrivo? Ma poi spariscono sia l'uno che l'altra, e si inizia a viaggiare discretamente. Anche troppo! Alla fine arrivo all'appuntamento con un anticipo mostruoso! Le mie due amiche mi fanno la gentilezza di arrivare un po' prima, aperitivo veloce e poi tutti al Canda...

Serata tranquilla, per quattro ore posso finalmente smettere di preoccuparmi e sentirmi libera di parlare di "certi argomenti". Manu e Bruna sono due persone eccezionali, con le quali si può discutere di tutto senza il timore di essere giudicati; non importa quanto strani, perversi, improbabili, ridicoli o freak si possa essere.

Scambi di piccole (grandi), garbate premure, alcune palesi altre fatte di nascosto (come ad esempio la schiena a pezzi per il tiro con l'arco o aver dovuto mangiare pranzo e cena nello stesso ristorante, dopo un turno di notte e uno "di giorno" ;o) ma non per questo meno apprezzate. Risate sguaiate e momenti di riflessione sull'orlo del pessimismo cosmico. Queste sono le mie più care amiche "bio".

Lascio due piccoli presenti (sono una sostenitrice del potere evocativo degli oggetti), uno che mi ha accompagnato per molto tempo (vedi post di ieri) da cui mi separo sapendo che si trova in buone mani, l'altro invece cambiato di corsa all'ultimo secondo - grazie ad una "soffiata" dell'ottimo "Tom Ponzi" - che spero farà pensare a me. Baci e abbracci, ed è già un bel ricordo.

Il Diesel ronfa, basso e rassicurante come una coperta calda; nello stereo l'ultimo, eccezionale doppio dei Madness. Tra poco sono a casa.