lunedì 18 marzo 2013

Titania

Voi, serpi maculate
dalle lingue forcute,
voi, irti porcospini,
voi, salamandre, voi, ciechi orbettini,
nelle tenebre mute
nascosti rimanete,
a Titania regina delle fate
offesa non recate.


Filomela, tu, carina
culla il sonno alla regina
con la melodiosa canna,
ninna nanna, ninna nanna.
Dal suo sonno lunge sia
ogni male, ogni malia,
dolce sia del sonno l’ora
all’amabile signora.


Voi, ragnetti tessitori,
zampalunga, andate via!
Via, lumache, scarafaggi,
via da questi suoi paraggi.
Vermi, via, non disturbate
la regina delle fate.


Filomela, tu, carina
culla il sonno alla regina
con la melodiosa canna,
ninna nanna, ninna nanna.
Dal suo sonno lunge sia
ogni male, ogni malia,
dolce sia del sonno l’ora
all’amabile signora.

(W. Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, atto secondo, scena seconda)