domenica 21 agosto 2011

Shibari for beginners



N.b. Se sei un amante dello shibari è meglio che non leggi... o forse sì.

Nel SM (come in tante altre cose del resto) non bisognerebbe mai dire mai. Ci sono alcune "pratiche" che non ho mai provato, in generale si tratta di quelle che trovo inutili, poco stimolanti oppure eccessivamente pericolose. Una di queste era lo shibari, l'antica arte giapponese della legatura.

Devo essere onesta: ho sempre ritenuto lo shibari una cosa insulsa e, per di più, praticata da fanatici sbarellati per filosofie orientaleggianti. Devo ammetterlo, mi sbagliavo in pieno, e agli shibaristi (si dice così?) porgo le mie più profonde scuse. Mai dare giudizi avventati.

Il tutto è nato quando, qualche giorno fa, per caso ho trovato su internet una bellissima vignetta in Japan-style che illustrava come fare da se uno shibari di livello da vera principiante. Un po' per la passione che ho per i fumetti, e un po' per il fatto che la cosa sembrava abbastanza semplice, mi è venuta voglia di provare.

Mi sono armata di una buona lunghezza di corda, e ho cominciato. Devo ammettere che, siccome in fondo in fondo non ci credevo molto, sono stata un po' tirchia nella scelta della corda, ne ho presa una - i puristi a questo punto inorridiranno - in polipropilene rosso, per la modica cifra di 3,20 euro per 60 metri.

Riporto qui di seguito i passaggi (traduzione e commenti miei):










Alcune considerazioni della sottoscritta principante: la corda in polipropilene era troppo rigida, e difficile da annodare (ovviamente, qualcuno dirà). Credo che una corda più morbida e di diametro leggermente inferiore (la mia era di 4 o 5 mm.) sarebbe meglio, ma a questo punto dichiaro la mia ignoranza e lascio campo libero ad un eventuale esperto che volesse proporsi. I sette metri indicati nel fumetto sono stati, per me, molto ma molto insufficienti. Non sottovalutate la quantità di corda "consumata" da nodi e giri vari.

Nota sulle immagini: per quanto io abbia provato a cercare, non sono riuscita a trovare chi ha disegnato questo fumetto (se cercate "shibari" su google immagini lo trovate pubblicato in molti siti, e in alcuni è anche a colori). A questo ignoto disegnatore - o ignota disegnatrice - va tutta la mia stima.

Cosa aggiungere? L'esperienza - per quanto di livello molto basso, lo ammetto - mi è piaciuta molto. La sensazione di costrizione (per niente scomoda) prodotta delle corde era molto sensuale, specialmente gli occasionali "strizzamenti" causati nei vari punti dai normali movimenti del corpo (compreso uno, inaspettato e dolorosissimo, al perineo durante un piegamento del busto). Eccitante!

Purtroppo credo che sarà difficile per me proseguire su questa strada, lo shibari fai-da-te ha dei comprensibili limiti e serve per forza un "maestro di corde". Volonteroso.

Un saluto dalla vostra Syuzee.


Aggiunta del 12/09/11:
Non molto tempo dopo la pubblicazione di questo mio post è arrivata la notizia della morte di una ragazza e il ferimento grave di un'altra nel corso di un gioco - finito molto male - in cui erano coinvolte delle pratiche shibari. Non desidero entrare nel merito di questa vicenda, salvo esprimere (per quel che vale) il senso di dolore e smarrimento che essa mi suscita.

L'emozione che questa notizia ha trasmesso al mondo (sia "reale" che SM) è fortissima, tanto che ha suscitato profonda commozione e ampi scambi di vedute - che purtroppo sono sconfinati anche in polemiche, inutili distinguo e sciacallaggi. Non desidero associarmi a questo circo, tuttavia non posso nascondere il fatto che questa vicenda mi ha turbato parecchio.

Come ho detto qui sopra, sono totalmente inesperta di shibari; tuttavia nella mia inesperienza ritengo che la legatura che ho esposto qui abbia un potenziale di rischio molto basso. Un po' la differenza che passa tra un petardo e una bomba H. Tuttavia, come del resto per qualsiasi attività umana, il rischio non è eliminabile al 100%.

La mia amica Manuela invece ha partecipato ad un corso di Shibari tenuto da un professionista, e mi ha raccontato di come il tema della sicurezza sia fondamentale; ad esso va dedicata parecchia attenzione, perché una legatura fatta male può causare danni gravi e permanenti. La storia recente lo dimostra.

Riassumo le raccomandazioni di Manuela nei quattro punti che seguono, che vi prego di leggere attentamente se decidete di accostarvi al mondo dello shibari (ma in generale valgono sempre):

1) Corde e nodi possono essere infidi, ed è possibile che in un momento di emergenza siano impossibili da sciogliere. In questo caso forbici e coltelli possono essere inefficaci o addirittura pericolosi specie se la bondagetta, anziché svenuta, è presa da un attacco di panico: il rischio di tagliare vene o arterie è altissimo. L'unico oggetto utile in caso di taglio rapido è un paio di cesoie da giardinaggio: affilatissime, hanno una punta arrotondata che permette di infilarle a contatto della pelle senza provocare neanche un graffio.

 2) Il breath control, una pratica che a volte è associata allo shibari o al bondage, dev'essere fatto sempre in TOTALE SICUREZZA; molti fan della miscela soffocamento/autoerotismo sanno benissimo che se qualcosa va male (ad es. se lo sgabello dove hanno simulato l'impiccagione scivola, oppure in caso di svenimento) la sega finisce in suicidio. La fine di David Carradine ce lo insegna.

3) Il bondage, lo Shibari, sono cose da non improvvisare. E' consigliabile seguire un corso - se ne tengono di periodici - in modo da sapere esattamente ciò che si sta facendo.

4) MAI FARE SESSIONI DI QUALSIASI GENERE SOTTO L'EFFETTO DI DROGHE O ALCOOL: la vigilanza e l'attenzione devono essere le stesse di un pilota di caccia o di un astronauta (e questo vale per tutti i partecipanti, indipendentemente dal ruolo). Non improvvisiamo degli scenari complicati solo perché li abbiamo visti in TV.

Desidero aggiungere una piccola postilla: in questo blog certe volte tratto argomenti "seri" con quella che apparentemente può sembrare "leggerezza"; vorrei chiarire che il mio non è mai un invito ad essere incoscienti o azzardati. Tenete presente questi consigli, e usate prima di tutto la testa.

1 commento:

  1. Nel bdsm c'è una cosa che mi annoia A MORTE, cioè il bondage. Pur avendo fatto una parte di corso, pur ammirando alcuni capolavori di bondagers nazionali come Dr Fatzo ed Elmerald (suggerisco una visita sui loro siti), non ci trovo proprio niente di eccitante. Solo il sibilo delle corde quando sciolgo mi intriga, da brava pigra tutto il lavoro prima lo trovo una perdita di tempo che compenso con polsiere e cavigliere di cuoio e relativi moschettoni. Ti suggerisco di acquistare corda di cotone, a Milano il negozio più fornito ed in assoluto più noto è "il cordaio" in via friuli (vedi suo sito, anche se non granchè). le corde di cotone, più soffici, scorrono abbastanza bene e non tendono a provocare ustioni come farebbero quelle di yuta ad esempio, si annodano più agevolmente di quelle di nylon o da roccia... ed anche farle scorrere procedendo nell'esecuzione lasciano una sensazione di delicatezza e sericità molto sexy. E da lavare sono facili come un perizoma
    LSL

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