giovedì 25 agosto 2011

A Silvia: rimembri (per favore: leggi e lasciami in pace)


Nel "fondare" questo blog mi ero ripromessa di non dar seguito ad eventuali polemiche, perché lo desideravo come un luogo di pace. L'amara realtà è che non sempre ci si può attenere ai propri propositi, specialmente nei confronti di una persona che, dal mio punto di vista, continua ad importunarmi. Vengo e mi spiego.

Qualche tempo fa ho raccontato in un post di come è andato il mio ultimo incontro con i fundraiser della comunità I Lautari, e di come questo incontro mi abbia lasciato abbastanza dubbiosa sulla serietà di questa associazione.

Non ho voluto entrare nel merito delle problematiche legate alla tossicodipendenza e al suo recupero, un argomento molto delicato e complicato del quale non ho alcuna esperienza. Quel post aveva come unico scopo quello di riportare le riflessioni di una persona "comune" di fronte ad un certo tipo di attività di autofinanziamento su cui nutriva dei dubbi.

Nello scrivere quel post mi sono resa conto che, alla fine della fiera, non ero riuscita a confermare o smentire i miei dubbi, ad arrivare ad una posizione definitiva sulla questione; quello che sice "un finale aperto." La principale fonte di quell'incertezza era la pagina di un forum esterno al mio blog (ripeto: era su un altro sito, NON IN QUESTO BLOG, e con questo blog o la sua autrice non aveva niente a che spartire); mi sono sentita in dovere di riportare integralmente quel forum nel mio post (definiamolo una specie di "ritaglio di giornale") per condividere con chi legge i miei dubbi e, forse, avere un chiarimento in futuro.

QUEL FORUM era stato molto dibattuto e combattuto (finché non è poi stato chiuso, probabilmente per "eccesso di polemiche"); c'era chi diceva una cosa e chi rispondeva l'esatto contrario, insulti più o meno velati e via via di questo passo, in un crescendo di posizioni sempre più intransigenti e irrispettose. Lo ripeto ancora una volta per essere chiara al 100%: quel forum era esterno a questo blog, lo scambio di vedute è avvenuto in un'altro contesto, non QUI.

L'altroieri una lettrice di nome Silvia (che non ha lasciato alcun indirizzo, altrimenti avrei contattato privatamente evitando questo polverone) si è sentita in dovere di scrivere un commento a riguardo. Non ho voglia di riportarlo nuovamente qui, se lo volete leggere lo trovate in fondo a quel post, dato che non l'ho cancellato. Trovate anche la mia risposta che, lo ammetto, è stata abbastanza piccata - ho trovato i modi e i contenuti di Silvia decisamente sgradevoli. Ho il sospetto che la sensazione sia stata reciproca, ma del resto non sta scritto da nessuna parte che si debba essere tutti uguali e tutti piacevoli.

Da quello che Silvia ha scritto mi sembra chiaro che sia stata vittima di un abbaglio: lei è convinta che quello scambio di commenti sia avvenuto nel mio blog. Spero che adesso abbia capito che non è così. Ad ogni modo, dopo averle risposto, ho chiuso i commenti perché - come ho già detto - non voglio assolutamente che questo blog sia un luogo dove intavolare polemiche (e anche queste righe le sto scrivendo decisamente controvoglia).

Da ieri Silvia sta cercando di inserire un altro commento, ben più lungo e che ritengo ancora più molesto e offensivo. Fortunatamente blogspot non glielo pubblica, perchè lo identifica come spam e lo filtra in maniera automatica. Meglio così. In un primo momento avevo deciso di rispondere a questo nuovo commento punto per punto, ma adesso decisamente non mi interessa più farlo.

Non mi interessa perché ritengo di essere una persona pacifica e pacifista e - nonostante l'opinione di Silvia - anche aperta al dialogo, purché sia costruttivo, non unilaterale, e che avvenga in un clima disteso. E non di sopraffazione verbale. Per cui a Silvia dico: ho ascoltato il tuo punto di vista, non lo condivido così come - ho già detto - non condivido modi e toni.

Ti ringrazio per avermi definito "signorina", per una persona come me questo è uno dei migliori complimenti - indiretti - che ho mai ricevuto. Una "persona come me" significa crossdresser, travestito, un uomo che si veste da donna e poi fa sesso anale e orale con altri uomini, donne e anche animali, se capita. Forse non avevi capito nemmeno questo. Adesso che lo sai, e visto che ti descrivi come una persona aperta al dialogo, mi auguro che tu provi abbastanza schifo da lasciarmi stare.

Ti faccio presente che scrivere in maiuscolo su internet è l'equivalente di mettersi a gridare nel mondo reale. Forse non ci crederai, ma le regole sono queste, chiedi a chiunque. Ne deriva che i tuoi due commenti sono pieni di strilli isterici, e io non tollero le persone che gridano, a maggior ragione in casa mia.

Il motivo per cui nel mio blog non puoi esprimere liberamente ciò che pensi  è che questo non è un blog pubblico, come tu erroneamente credi. Questo è il mio blog. Se vuoi esprimerti liberamente apri un blog tuo. Se guardi la colonna qui a destra leggerai le parole la permanenza o la cancellazione dei commenti è a mio insindacabile giudizio. Donna avvisata... donna avvisata.

Ho la netta sensazione che ti stiano prudendo i polpastrelli dalla voglia di mandare un'altra delle tue risposte arrabbiate. Ti avverto che non sono disposta ad ospitare più nessuno dei tuoi interventi, e se vai avanti così bloccherò la possibilità di inserire qualsiasi commento, a te e - per causa tua - anche agli altri lettori.

Come faceva la canzone? Questa è casa mia, e qui comando io. E adesso basta.