domenica 31 ottobre 2021

Ti chiedo scusa



E’ successo alcuni anni fa. Un po' tanti anni fa.

Ti ho incrociata in un grande centro commerciale, al banco degli affettati. Tu avevi un numeretto più basso del mio, e una fortissima somiglianza con Mariangela Melato; capello biondo corto, altezza invidiabile, voce leggermente roca e dall’accento molto lumbard, proprio come in Travolti da un insolito destino

E spalle larghe, forse un po’ troppo, che tradivano il tuo essere transessuale. La salumaia, una ragazzotta stupida, ovviamente mangiò la foglia e ti servì con palese ironia e disprezzo. La cosa ti ferì in maniera evidente, e fece restare male pure me. Dopo che te ne andasti, la salumaia ebbe per te parole molto volgari, davanti alle sue colleghe e agli altri clienti sghignazzanti. E io, parafrasando Vecchioni, gli avrei preso la testa e le avrei fatto mangiare il banco. E invece no, la cattiveria umana, gratuita, allora come oggi ha il potere di congelarmi in uno stupore paralizzante. 

Ti ho incrociata poco dopo, per caso, nella corsia del cibo per cani; parlavi tra te e te a voce un po’ più alta del normale per cercare di darti un tono e sentirti meno a disagio. Provai una pena immensa ma, ancora, non riuscii a profferire parola. In fondo in fondo temevo di farti sentire ancora più a disagio.

Se potessi tornare indietro, con la testa che ho oggi, ti fermerei con una parola gentile e magari ti offrirei un caffè, assicurandoti che non hai motivo nel sentirti a disagio, che ci vuole un coraggio da leoni per poter andare in giro come fai, a testa alta, esattamente così come ti senti; in faccia a perbenisti, ottusi e ignoranti.

La salumaia è rimasta ancora salumaia, la rivedo ancora ogni tanto. Niente da dire contro il mestiere eh, semmai contro la persona: una grandissima stronza che non ha mai saputo, in vita sua, cosa volesse dire imboccare una strada terribile come la tua, subire il disprezzo della famiglia, forse le botte di un padre o di un fratello, il rifiuto degli amici, magari anche il marciapiede.

Ma andare avanti comunque, per essere fedele a te stessa, nonostante tutto e tutti. Mi pento di non avertelo detto, e per questo ti chiedo scusa.