venerdì 8 agosto 2014

Dal maledetto dentista


E' un fatto che dal dentista non ci vai mai per una visita di cortesia, del tipo "passavo di qua e sono entrata a salutare", ci vai perché ti fa male qualcosa il che implica due fatti: a) ti metterà le mani in bocca e a te non piace e b) ti costerà un sacco di soldi.

Il mio dentista poi è un tipo scontroso ai limiti della maleducazione, burbero e misògino, ma siccome è anche schiantagnocche (e fedifrago, un bastardo insomma) si circonda di assistenti giovani e carine, che però (appunto) tratta malissimo, ai limiti del mobbing. Ma come dentista è bravo, per questo lo tengo, e mi conosce da quando avevo ancora i denti da latte.

Tempo fa avevo bisogno di una sistematina, per cui ero stesa sulla poltrona con la luce in faccia e la bocca spalancata, tesa - come al solito - tipo asse di legno. Ad un certo punto, verso la fine dell'opera dentistica, alla radio che sta di sottofondo iniziano a trasmettere Running in the family dei Level 42.

E' una canzone alla quale sono particolarmente legata, mi ricorda l'estate del 1989 (era appena uscito Level Best, la raccolta dei grandi successi), la prima vacanza con la macchina "mia", il campeggio con gli amici a pizza e Gatorade, i miei (quasi) vent'anni. Fu l'ultima delle mie vacanze veramente spensierate: avevo appena finito il liceo, a settembre sarei entrata nel "giro grande", avrei iniziato a farmi largo nella vita, e ancora non sapevo come sarebbe stata, cosa sarei diventata. Tutto era ancora possibile...

Mi sveglio da questo tuffo nei ricordi rendendomi conto che l'assistente del dentista, una giovane apprendista sulla ventina (come me a quei tempi) sta canticchiando la canzone. In un momento di pausa le faccio: "ma conosci anche tu i Level?"

Lei mi risponde, innocente: "sì, li ascolto da quando ero bambina. Mio papà me li faceva sentire che ancora andavo all'asilo..." Faccio due conti a mente: quando io la ascoltavo - e stavo facendo la patente - tu andavi ancora all'asilo... e di colpo mi fai piombare addosso il peso di tutti gli anni che sono trascorsi da allora ad oggi, stronzetta di assistente odontotecnica...

Quasi quasi sono felice che lavori per quel bastardo del mio dentista.

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