mercoledì 8 giugno 2011

Le raccomandazioni di una madre


Ieri sera ho sentito al telegiornale una notizia che mi avrebbe fatto ridere se non fosse stata da piangere. Mi ha ispirato il testo che segue, che ho scritto come divertissement alla maniera di Camilleri (peraltro molto indegnamente) per ovvi motivi - Manu, perdonami!


Tanuzzo mio beddro,

vado in chiesa che alle sett'albe c'è il rosario per la bonarma di Luciano u mezzunasu, ca la simana pasata fici resistenzia al posto di blocco e i carrabbinera l'astutarono con i mitra, mischineddru.

Ho detto a Yelena di non darti distrubbo fino alle undici; mi sono addunata che aieri a sira sei arricampato tardi, dopo che avevi abbrusciato la machina di quel curnutazzo dell'orefice ca nun voli pacari il pizzo... che pure Don Mario il parrino dice che quello è giudìo e che macari li giudìi devono pacare per aver inchiovato u signuruzzu in croci...

A proposito di pacare: ricordati che oggi bisogna darci la mesata a Yelena, sono oramà tre mesi che gliel'ho promessa, dagli duecento euri che bastano e superchiano. Se si mette a fare scarmazzo, devi dire a sta grannissima buttana che la mettiamo sul marciapiede precisa 'ntifica a sua sorella.

Ti ho lavato e stirato i jeans; i pizzini e le bustine che avevi nelle tasche te li ho ammucciati nel cascione del trumò, sotto le magliette pulite, assieme al revòrbaro novu novu che ti ha regaliato don Vito u porcunivuru.

Tano, quella benedetta pistola sciàura ancora di nuovo, si vede che non l'hai ancora adopirata... cerca di fare allenamento, per questo ci sono tanti cartelli stratali fora dal paìsi, e vedi di fari bella figura con don Vito e di ammazzarci presto qualichiduno...

E non fare come quel minchione del tuo compare Ninì u strazzapapere, che la portava nei cazuna e mentre era sul motorino ci è partito un colpo, che poi allo spitàli non sapiva come spiecari di essersi spirtusato i cabasisi... mi raccumannu, arma mia, tu usa la fondina che era del tuo poviro patre...

Tanino mio, la villa è tanto grande e io sono sempre a casa da sola, don Saro u carramugnu tiene una figlia, che dico, un angilu, una billizza, ca pari fatta apposta per riempiri la casa di picciliddri... Commare Memma dici che la vòli maritari ad un picciotto per beni e tu, in un paro d'anni, potresti diventare almeno capodecina, e forse un giorno addirittura capomandamento...

Arricordati che la mamma ti vòli beni e prega sempre la madunnuzza perché ti tenga lontano dal maligno e dai quei figli di buttanazza degli sbirri.


La mamma


Poscritto
Tanu beddru, quando nesci ricordati di pigliare la munnezza che il figlio di don Saverio crozzasicca ha aperto la nuova discarica abusiva, e macari noi dobbiamo darci una mano d'aiuto.

1 commento:

  1. Adesso ne aspetto uno sullo stile del Porta, una nuova "ninetta del Verzée" magari
    LSL

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