mercoledì 22 dicembre 2010

Packed like a lemming


Come diceva Battisti? Il traffico è lento nell'ora di punta... Le macchine si muovono a sobbalzi, ritmicamente, meno di un metro alla volta, tutte incolonnate. Come al solito mi viene in mente la frase di Synchronicity II, packed like lemmings into shiny metal boxes, mi sento proprio come un topo suicida chiuso in una gabbietta metallica.

A volte vorrei urlare, a volte vorrei fare come in quella pubblicità, scendere giù, afferrare l'asfalto come una coperta e scrollare via le auto davanti a me, a volte (spesso) penso. Sento il freddo del volante anche attraverso i guanti. Tra un po' per fortuna si scalderà. Fa troppo caldo per nevicare e troppo freddo per piovere, quello che vien giù dal cielo viola e si spande sul cristallo del parabrezza in forme strane non è neve ne pioggia, non l'una e non l'altra cosa, proprio come me.

Da sempre in mezzo al guado, un piede nel bagnato e uno all'asciutto. Però, tutto sommato, felice di esserci, nel guado. Felice di riuscire, ancora una volta, a sfuggire alle etichette, alle definizioni. Ne carne ne pesce. Come fanno le persone sicure di se, tutte d'un pezzo? Come gli viene la sicurezza di sapere qual'è il loro esatto ruolo nel mondo?

Ho da sempre il sospetto che la consapevolezza sia una truffa, un voler ingannare se stessi con il vecchio trucco del venditore di tappeti che mentre vanta le bellezze della sua mercanzia poggia la mano sulle magagne per nasconderle all'occhio del compratore...

Sto facendo molta fatica a lasciarti fuori dalle mie fantasie, tenendoti però saldamente nei miei pensieri. Ho mille milioni di ragioni per allontanarmi da te come se tu fossi un fuoco rovente, cosa che in realtà sei davvero. Vorrei averne una sola, ma forte abbastanza, che mi facesse avvicinare, ma non me la posso permettere. Per fortuna vivi lontano.